Letteratura e Identità in Dialogo

Doppia Presentazione di Libri con Dibattito e Vin d’Honneur

Identità e Narrazione: Un Viaggio tra Pagine e Radici

L’AFIM ha il piacere di InvitarVI al Primo Incontro di Identità e Narrazione: Un Viaggio tra Pagine e Radici

Due libri, due autori, un unico incontro per esplorare la letteratura come specchio dell’identità.

In questa speciale serata, Diego Zandel e Rosanna Turcinovich presenteranno le loro opere, “Autodafé di un esule” e “Di questo mar che è il mondo…”, accompagnandoci in un viaggio tra parole, emozioni e riflessioni profonde.

👥 Cosa ti aspetta?
📖 Presentazione dei due libri, con interventi degli autori (circa 20 minuti ciascuno)
💬 Dibattito aperto con il pubblico
🥂 Chiusura con un Vin d’Honneur per continuare la conversazione in un’atmosfera conviviale

Punto di ritrovo:

📅 27 Febbraio 2025
🕠 Ore 17:00
📍 PADOVA – Via Riviera Ruzante, 4
Termine previsto Ore 19:00

Un’occasione imperdibile per gli amanti della lettura e della cultura! Ti aspettiamo! 🎭📚

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Dettagli sui Libri

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Autodafé di un esule. Nel ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata

Nel 1997 iniziò il processo contro Oskar Piškulić, capo della polizia politica a Fiume nel 1945, accusato di omicidio aggravato e continuato. Si concluse nel 2004, ma Diego Zandel, figlio di esuli fiumani, ne venne a conoscenza solo per caso, quando un amico giudice gli inviò la sentenza. Sorprendentemente, non ne aveva mai sentito parlare, nonostante il clamore mediatico e politico. In Autodafé di un esule, Zandel riflette sulle ragioni della sua ignoranza, interrogandosi sul condizionamento ideologico della sinistra e sul timore di affrontare una verità scomoda. Questo libro è il suo riscatto per quel silenzio, vissuto oggi come un tradimento.

di Diego Zandel: 1948, Fermo

Figlio di esuli fiumani, è nato nel campo profughi di Servigliano nel 1948. Ha all’attivo una ventina di romanzi, tra i quali Massacro per un presidente (Mondadori 1981), Una storia istriana (Rusconi 1987), I confini dell’odio (Aragno 2002, Gammarò 2022), Il fratello greco (Hacca 2010), I testimoni muti (Mursia 2011). Esperto di Balcani, è anche uno degli autori del docufilm Hotel Sarajevo, prodotto da Clipper Media e Rai Cinema (2022).

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Di questo mar che è il mondo…

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, il giovane istriano Bepi lascia Rovigno per Zara, intraprendendo un viaggio di formazione in un mondo sospeso tra passato e un futuro minaccioso. Lungo il cammino incontra un orologiaio in fuga per un antico amore, la cui presenza segnerà la sua crescita. Con delicatezza, l’autrice rievoca un episodio familiare che omaggia la figura paterna e offre uno sguardo sul dramma dell’esodo istriano.

di Rosanna Turcinovich Giuricin, giornalista, nata a Rovigno nel 1957

Formatasi a La Voce del Popolo di Fiume, ha lavorato fino al 1992, poi a Trieste ha collaborato con varie testate. Ideatrice de La Bancarella, dirige La Voce di Fiume ed Eccellenza/Excellency, collaborando con Nord Adriatico Magazine. Pluripremiata, ha pubblicato una decina di libri, tra cui Maddalena ha gli occhi viola ed Esuli due volte, tradotti in inglese. La sua opera più recente è Di questo mar che è il mondo…

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